Un consiglio straordinario sulle criticità esistenti all’ospedale di Milazzo. A richiederlo il consigliere comunale del gruppo “Italiano sindaco”, Giuseppe Crisafulli che sottolinea «la necessità che le istituzioni locali ascoltino le continue segnalazioni dei cittadini che lamentano disservizi in diversi reparti, legati non alla professionalità del personale sanitario, bensì ad una organizzazione carente anche per quel che concerne i supporti da assicurare all’utenza».
“E’ notorio – prosegue Crisafulli – quanto da tempo segnalano i sindacati in merito all’emergenza del pronto soccorso dove i dati relativi alle prestazioni crescono di giorno in giorno a conferma che quello di Milazzo è il presidio di riferimento di un comprensorio di oltre 100 mila abitanti. Una situazione che determina tempi di attesa infiniti e fuori ogni regola. Se a ciò si aggiunge il problema degli anestesisti che non consente neppure di portare avanti gli interventi chirurgici programmati, ecco che il quadro è chiaro.
Proprio per questo occorre che il consiglio comunale affronti l’argomento, pretendendo non solo la presenza del manager dell’Asp e anche della locale direzione sanitaria, ma soprattutto della deputazione regionale che opera su questo territorio e che deve dare delle risposte concrete e non aleatorie su quello che deve essere l’ospedale di Milazzo oggi, ma soprattutto quello che dovrà essere in futuro perché la sensazione è che vi siano volontà che guardano più al ridimensionamento che alla crescita. E a confermarlo è la mancanza di investimenti in questi ultimi anni. Solo qualche giorno addietro si è appreso dell’intenzione di spendere due milioni di euro per il pronto soccorso impegnati però nel 2017”. Vedremo se ciò, a distanza di quattro anni dall’annuncio, si concretizzerà e comunque si tratta di un intervento “una tantum” e non di una programmazione strutturata per potenziare i vari reparti del nosocomio
L’ospedale di Milazzo, situato in area strategica per la presenza di un polo industriale e anche primo riferimento dell’Arcipelago eoliano non può rientrare in nessuna logica legata a sterili parametri collegati a costi o razionalizzazione della spesa sanitaria. La sanità non può essere al servizio della politica – conclude Crisafulli – ma deve fornire adeguate risposte ai cittadini. Solo così si potrà riacquistare fiducia nel nostro sistema sanitario, si eviteranno i viaggi della speranza al Nord e soprattutto gli sprechi che in questi anni hanno messo in ginocchio il comparto regionale della sanità. Un cittadino oggi chiede alla sanità servizi efficienti e qualificati.
Sulla questione diversi interventi anche da parte di molti consiglieri nella seduta di giovedì sera.
Santi Saraò ha sollecitato un pronto intervento per il pronto soccorso evidenziando le condizioni di disagio in cui versa e che non rappresenta certamente un buon biglietto da visita per il nosocomio e per la città. Quindi una sollecitazione per i concorsi ad integrare le carenze di organico in alcuni reparti e soprattutto accenno all’ortopedia che si trova in evidenti difficoltà sotto tale profilo.
Approfondendo alcuni passaggi dell’intervento di Saraò, Antonio Foti ha ritenuto opportuno il coinvolgimento della deputazione regionale.
Fabiana Bambaci ha invece dato notizia dell’intervento dell’onorevole Pino Gallluzzo per trovare soluzione alle problematiche del nosocomio mamertino, mentre per Giuseppe Doddo “quello dell’ospedale non è un problema nato oggi, per cui è il momento di affrontarlo per sapere quale sarà il suo futuro”.
Il sindaco Pippo Midili, da parte sua, ha fatto risalire al 2016 le problematiche sollevate, e sono stati già fatti interventi presso la deputazione regionale –ha riferito-, mostrandosi comunque favorevole ad una seduta consiliare straordinaria sull’ospedale mamertino, con la presenza della deputazione regionale e dell’assessore.